Questa mattina ho un referto da ritirare. Ieri al telefono mi hanno detto che no, non posso mandare un delegato a prenderlo perché il dottore vuole parlarmi. Ho abbozzato un sorriso. Da un po’ di tempo, di fronte all’ignoto, all’incerto e all’inevitabile, la faccia mi prende questo accenno di sorriso involontario e mansueto, una specie di espressione né davvero serena né davvero preoccupata.
seno
Serie 4, post #7. “I corpi sono testi”
Sono nella sala d’attesa del centro medico dove, due anni fa, feci la mia prima esperienza di ago aspirato al seno. Oggi ne faccio un altro. Mentre aspetto di essere bucata, leggo l’ultimo libro di Vittorio Lingiardi, “Corpo, umano”.
Serie 4, post #6. A colloquio con il Gran Maestro, ancora
Sabato 14 dicembre 2024: visita di controllo senologica, dopo sette mesi dall’ultima e a quattordici mesi dall’intervento di mastectomia. Oggi rivedo il Gran Maestro russo. Lui, il mio senologo milanese, il mio Boleslavs’kyj de’ Navigli. Anche la relazione tra medico e paziente è una storia d’amore tra due estranei uniti dal caso e addomesticati dal tempo, dagli eventi.
Serie 4, post #1. A colloquio con il Gran Maestro
Sabato 25 maggio 2024: visita di controllo senologica, dopo otto mesi dall’intervento di mastectomia. Il mio senologo è un luminare milanese. Così si dice sempre, “è un luminare”, ma a me piace vederlo più come un Gran Maestro nei tornei di scacchi con i tumori del seno. Ha un’espressione del viso imperturbabile e concentrata come quella di un Gran Maestro russo, lui, il mio tettologo consumato, il mio Boleslavs’kyj de’ Navigli.
Kintsugi Project, dopo. Il nuovo progetto fotografico con Barbara Di Cretico
Ieri Barbara mi ha portato in un posto che non conoscevo, in riva a un fiume. Mi ha fatto vestire di bianco, mi ha lanciato un paio dei suoi amorevoli insulti per il fatto che mi sono presentata con le unghie smaltate di fucsia, e poi ha iniziato a scattare qualche foto. Sono le prime foto per la nuova parte del Kintsugi Project, quella che racconta il corpo dopo la mastectomia: una cicatrice deve starci.
Serie 3, post #18. A letto con una donna operata al seno. Piccola guida per principianti
L’Ars Amatoria, con una donna operata al seno, va aggiornata. Un seno ricostruito non sente nulla: il caldo, il freddo, un dito, una mano, una bocca, un ago, un coltello, l’attenzione, la cura, la foga. Ciò riguarda anche il mirabile e sospirato capezzolo. Non perdeteci tempo e dedicatevi piuttosto all’altro seno, se sano – altrimenti, su, non perdetevi d’animo, rimane pur sempre tutta un’ampia e complessa geografia da percorrere, sedurre e colonizzare.
Kintsugi Project. Nel bosco delle donne-albero: voci, bisbigli, echi e risonanze
Da quando ho iniziato a scrivere in questo blog, ma anche da prima, quando mi limitavo a una serie improvvisata di post pubblici su Facebook, ricevo messaggi privati di donne che hanno o hanno avuto un cancro al seno. Molte di loro, non le conosco. Questo post è per loro e per le altre che non si sono ancora manifestate.
Kintsugi Project. Storie di donne-albero. Caterina
Nell’agosto del 2017, proprio in un periodo in cui la sua buona abitudine alla prevenzione si è impigrita, Caterina sente un nodulo al seno destro. Ecografia e mammografia fanno dire alla dottoressa: «E che ti devo dire, Caterì: questo è un tumore».
Kintsugi Project. Storie di donne-albero. Catia
Catia ha 47 anni, quasi tutti vissuti in mezzo ai libri. Ne legge un paio a settimana e fa la libraia da vent’anni. Nel 2014, all’età di 38 anni, Catia scopre di avere un carcinoma duttale G2. Pensa: “Forse me lo merito”.
Kintsugi Project. Storie di donne-albero. Barbara
“Ho sempre vissuto la vita col piede sull’acceleratore”. È così che Barbara, ex giocatrice semiprofessionista di pallavolo, inizia a raccontarmi di sé. Nel 2015, a 51 anni, Barbara si ritrova a uno screening di prevenzione e incontra una dottoressa senza sorriso che le dice con la voce metallica di un dispositivo elettronico: “C’è qualcosa che non va”.