Questa mattina ho un referto da ritirare. Ieri al telefono mi hanno detto che no, non posso mandare un delegato a prenderlo perché il dottore vuole parlarmi. Ho abbozzato un sorriso. Da un po’ di tempo, di fronte all’ignoto, all’incerto e all’inevitabile, la faccia mi prende questo accenno di sorriso involontario e mansueto, una specie di espressione né davvero serena né davvero preoccupata.
Serie 4
Qui trovi i post della quarta parte di Progetto Kintsugi.
Sono i post della guarigione, scritti dopo la fine delle terapie.
Serie 4, post #7. “I corpi sono testi”
Sono nella sala d’attesa del centro medico dove, due anni fa, feci la mia prima esperienza di ago aspirato al seno. Oggi ne faccio un altro. Mentre aspetto di essere bucata, leggo l’ultimo libro di Vittorio Lingiardi, “Corpo, umano”.
Serie 4, post #6. A colloquio con il Gran Maestro, ancora
Sabato 14 dicembre 2024: visita di controllo senologica, dopo sette mesi dall’ultima e a quattordici mesi dall’intervento di mastectomia. Oggi rivedo il Gran Maestro russo. Lui, il mio senologo milanese, il mio Boleslavs’kyj de’ Navigli. Anche la relazione tra medico e paziente è una storia d’amore tra due estranei uniti dal caso e addomesticati dal tempo, dagli eventi.
Serie 4, post #5. Ottobre, mese rosa
Primo ottobre. Inizia oggi il mese più rosa dell’anno. Per questo, dopo due lunghi mesi di pausa, torno con la mia rubrica Nastro Rosa su Riviera Oggi. Stavolta parlo del lavoro di Michela Murgia, di un saggio ancora imprescindibile di Susan Sontag, e di quanto mi sono stufata di leggere ovunque tutta una retorica della malattia oncologica.
Serie 4, post #4. La prima estate, dopo
È un’estate nuova, questa. È la prima estate, dopo. In questi giorni di un anno fa, facevo ancora la chemioterapia. Avevo una flebite, e perciò facevo iniezioni quotidiane di eparina che mi coloravano di viola e di nero, poi un po’ di giallo.
Serie 4, post #3. Il tempo di guarire
Sulla questione del tempo che “guarisce ogni ferita”: dirò che è una cazzata. Ci sono eventi, fatti, esperienze della vita, da cui non ci si riprende mai del tutto. Certe architetture non si ripristinano, certi tessuti non si rappezzano. Si recupera quel che serve a starci, in qualche modo. Starci, però, non è guarire. Dipende da come si abita il tempo della guarigione.
Serie 4, post #2. «Solo alla morte non c’è rimedio», dice
Sono cresciuta sentendo mio padre ripetere una frase, tra le sue ricorrenti. Ne ha quattro o cinque predilette che usa ripescare al momento che gli sembra quello giusto. Su quale sia il momento giusto, con lui non si discute. La frase di mio padre è: «Solo alla morte non c’è rimedio, il resto si aggiusta tutto».
Serie 4, post #1. A colloquio con il Gran Maestro
Sabato 25 maggio 2024: visita di controllo senologica, dopo otto mesi dall’intervento di mastectomia. Il mio senologo è un luminare milanese. Così si dice sempre, “è un luminare”, ma a me piace vederlo più come un Gran Maestro nei tornei di scacchi con i tumori del seno. Ha un’espressione del viso imperturbabile e concentrata come quella di un Gran Maestro russo, lui, il mio tettologo consumato, il mio Boleslavs’kyj de’ Navigli.
Kintsugi Project, dopo. Il nuovo progetto fotografico con Barbara Di Cretico
Ieri Barbara mi ha portato in un posto che non conoscevo, in riva a un fiume. Mi ha fatto vestire di bianco, mi ha lanciato un paio dei suoi amorevoli insulti per il fatto che mi sono presentata con le unghie smaltate di fucsia, e poi ha iniziato a scattare qualche foto. Sono le prime foto per la nuova parte del Kintsugi Project, quella che racconta il corpo dopo la mastectomia: una cicatrice deve starci.