Stare nel flusso della vita, a centodiciannove giorni dall’inizio delle nuove chemioterapie e a ventiquattro dalla morte di Simone. Un forte senso di spreco mi accompagna in tutte le attività di questo mio nuovo tempo, in questo Nuovo Mondo che scolora e smargina, senza un Simone Volpini che lo abita e sa vivere.